Il libro raccoglie le riflessioni scritte da Kant nel 1795 intorno al volumetto dell'anatomista e fisiologo Samuel Thomas Soemmerring Sull'organo dell'anima, lo scambio epistolare relativo e i tre Entwürfe («progetti» o minute) che precedettero la redazione del testo definitivo. Alla trattazione della questione della sede dell'anima e del suo possibile organo, che si situa all'interno di una più generale riflessione sulla metafisica, Kant unisce il sintetico riferimento ad altri temi non meno importanti: il potenziale conflitto giurisdizionale fra filosofia e medicina, preannunzio delle questioni affrontate nel Conflitto delle Facoltà; il concetto di organizzazione della materia e l'annessa distinzione fra meccanico-matematico e dinamico-qualitativo; il problema della scientificità della chimica, unito all'attenzione per la sua evoluzione teorica e sperimentale; le questioni, di interesse teoretico-conoscitivo, dell' «autointuizione» e del ruolo dell'immaginazione. L'insieme di questi testi costituisce così una sorta di epitome dei temi scientifici e filosofici che in quel torno di tempo occupavano il pensiero di Kant e che costituirono oggetto delle sue trattazioni pubbliche e private a partire dalla seconda metà degli anni '90, epoca in cui iniziò la redazione dell'Opus postumum.