Tutto comincia con un weekend in Irlanda. L'addio al celibato di Carlo Boschi, un trentenne milanese, impiegato modello e futuro marito di Sara. Insieme a lui c'è l'amico di una vita, Romeo, che, a dieci giorni dalle nozze, gli propone tre giorni memorabili a Dublino per festeggiare le nozze imminenti con una sbronza colossale. Birra dopo birra, però, il promesso sposo finisce all'ospedale, in coma etilico. Quando si sveglia, la sorpresa: Carlo è convinto di essere la reincarnazione del suo scrittore preferito, Charles Bukowski, morto proprio quella notte. Possibile? Da quel momento in avanti, la vita dell'uomo cambierà radicalmente. Rinuncerà a sposarsi, mollerà il lavoro, comincerà a rimorchiare donne nei bar e a vivere di espedienti e lavoretti saltuari, comportandosi proprio come lo scrittore statunitense. Un crescendo di avventure grotteshe, sgangherati reading di poesia, scazzottate nei vicoli e, naturalmente, sbronze colossali fino all'inaspettato finale. Taccuino di una sbronza è un romanzo sorprendente e ironico che, capitolo dopo capitolo, ci accompagna con uno stile pungente attraverso quattordici anni di storia italiana.
Ho appena scoperto Roversi, ma davvero mi intriga: la sua scrittura è come ascoltare qlcuno che parla tanto è lieve, comprensibile; Il testo ti incuriosisce e ti attacca: non riesci a capire fino in fondo dove c'è la fantasia e la realtà, e ti porta a verificare su Google se quello che scrive esiste o no. La trama sembra scontata, ma poi non ti aspetti quello che poi succede. Quindi che dire: SOLO BRAVO PAOLO, FAI TRASCORRERE il tempo dedicato alla lettura,piacevolmente e permetti interessanti affondi
mujerenlejendo - 28/10/2016 18:54