Quando pensiamo al talento di una persona ci viene in mente l'artista, il genio, il campione, l'uomo che sin dalla nascita ha già il germe del successo, quell'elemento che lo differenzia e distanzia da tutti gli altri. Noi crediamo tuttavia che ogni soggetto abbia un talento particolare che deve scoprire, accettare e coltivare al fine di realizzarsi come persona nel suo contesto. Questo significa che quell'individuo, attraverso l'esercizio del suo talento, costruirà la sua autodeterminazione e agirà sul suo ambiente sia esso sociale, culturale o naturale. Il talento è dunque strettamente connesso alla creatività. Nel mentre che si forma, la persona che esprime il suo talento crea, perché opera sul e nel suo ambiente. In questo libro, riflettiamo su questi temi a partire da una lunga intervista con la più importante curandera maya Tz'utujil: Doña Petrona Yojcom Cortez, che ci racconta di aver ricevuto dagli avi il dono arcano e misterioso di curare le persone. Il dono ha molto a che vedere con i sogni, non solo perché il sogno è il luogo dove ne viene enunciato il possesso o perché rappresenta lo spazio formativo nel quale comunicano gli avi e si costruisce la conoscenza, ma anche perché quando il dono sboccia e si muta in pratica al servizio degli altri, lì fioriscono sogni di gioia.