I servizi di "bassa soglia" sono il primo gradino di accesso al sistema sociosanitario. In questi anni, la rete "accessibile all'utenza" ha dimostrato di saper avvicinare sia l'universo di confine delle persone socialmente escluse, sia soggetti, quali i giovani consumatori di droghe, che non trovano risposte ai loro bisogni nei servizi tradizionali, spesso orientati da un approccio patologizzante. La bassa soglia rappresenta dunque una tappa fondamentale nello sviluppo del modello di salute pubblica. Nonostante svolgano un'importante funzione di mediazione sociale e culturale sul territorio, abbracciando problematiche diverse, dalla salute mentale, all'uso di droghe, alla marginalità sociale, questi interventi sono talvolta visti come residuali, da utilizzare quando nessuna altra risorsa è attivabile; ancora più raramente, sono compresi e valorizzati nella loro potenzialità di innovazione per l'intera rete sociosanitaria. Il libro ricostruisce la cornice storica e teorica della bassa soglia, con un'attenzione al ruolo e alla professionalità degli operatori e alla valutazione dei loro interventi, con riguardo a diverse esperienze.