Un incontro casuale in treno si trasforma in una lunga amicizia. Uno scrittore scomodo e scandaloso, Giovanni Testori, ogni mattina svuota le sue tasche piene di storie davanti a un giovane lettore condannato a far carriera in pubblicità. Sulle carrozze delle Ferrovie Nord spuntano i fantasmi di Luchino Visconti, Pasolini, Géricault, Alain Delon, Arbasino, Grünewald, Gadda, Rubens, papa Wojtyla, Montale, Tanzio da Varallo, Giulio Einaudi... E poi compaiono folle di poveri disperati e di sublimi dementi, boxeur, prostitute, mariuoli, magnaccia, ragazzi sbandati e apocalittici disintegrati, i protagonisti dei primi libri di Testori. Personaggi reali e inventati che hanno popolato una vita piena di eccessi, sregolatezze, passioni assolute, misticismi erotici, bestemmie e preghiere, dannazioni e conversioni... In parallelo alle vicende dello scrittore lombardo emerge la trama di una Milano in continua mutazione. Si ripercorre l'Italia degli anni Cinquanta e si vivono gli anni del terrorismo mentre scorrono verso l'edonismo reaganiano, verso la Milano da bere. Ogni mattina una nuova puntata corre sulle linee di una ferrovia che attraversa la vita come una landa senza fine, una transiberiana domestica con moltitudini di pendolari scarrozzati su una città agitata dalla caffeina del profitto. Un racconto a scatole cinesi con infinite storie intrecciate a formare una narrazione serrata, trascinante. Si passa da un episodio all'altro senza fermate. Al ritmo di un treno in corsa.