L'inquietante frammento del Titurel (1215-1220 ca.), un insieme di 170 quartine ispirate al verso lungo del Nibelungenlied è l'ultima opera di Wolfram von Eschenbach. Si apre con la genealogia della famiglia del Graal, ma è soprattutto, nell'incontro di Sigune e Schionatulander e nella grande scena del "guinzaglio del bracco", il racconto delle gioie e degli affanni dell'amore, della sua onnipotenza, anche fatale. Ma chi vorrà condannarlo' "L'amore è ovunque, tranne che all'inferno". Ecco Schionatulander inseguire un misterioso bracco, che porta incastonata nel prezioso lunghissimo guinzaglio una storia d'amore. Lo spinge l'imperioso capriccio di Sigune, che ha iniziato a leggere la storia - solo se ritornerà con il guinzaglio, gli promette, sarà sua - e l'impresa gli costerà la vita. Nel narrare frantumato e iperbolico, come spinto dal ricordo, nella sintassi sconvolta Wolfram sembra muoversi ai confini della lingua, attraversando e lacerando gli stilemi del codice cortese. Su tutta la vicenda domina Sigune, nei suoi desideri e tremori, nel suo orgoglio di nobile dama, nelle sue incantevoli fantasie di fanciul1a: "L'amore che cos'è' È un lui' Puoi descrivermi l'amore' È una lei' E se l'amore viene a me, posso fidarmi dell'amore' Posso custodirlo tra le bambole'... Sono capace di attirare l'amore"