Le uniche immagini dell'amore che la contemporaneità ci riconsegna sembrano andare dall'oscenità di certe trasmissioni televisive, a film come Parlami d'amore, alla pornografia imperante. Allora, ciò che si dicono i due amici nel film J'entends plus la guitare (1993) di Garrel, cioè che "siamo l'ultima generazione a parlare d'amore", rischia di essere vero. Il cinema ha avuto nel Novecento un ruolo importante nel raccontare l'amore, rappresentando con i generi classici le forme dell'amore-passione e dell'amore-relazione, e con la modernità è stato capace di presentare e nominare l'amore come evento. Questo saggio, partendo dall'individuazione dei caratteri che definiscono l'evento d'amore, attraversa alcuni film che hanno costruito un'immagine in rilievo dell'incontro amoroso: da Viaggio in Italia a Un'estate d'amore, da Questa è la mia vita a Gertrud, da La naissance de l'amour a Heimat 3, per giungere ad alcuni esempi contemporanei nei quali l'amore si presenta come impossibilità, incapacità o deriva pornografica: Lost in translation, In the mood for love, Il gusto dell'anguria.