Honoré de Balzac, padre del realismo e del romanzo francese, svela nel "Trattato della vita elegante" (1830) la sua natura di dandy, di amante del bello e di cultore delle apparenze e della raffinatezza. Lo stile, la mondanità, le norme sociali, il lavoro e il denaro, la grazia e i capricci passano sotto il piglio da acuto sociologo di Balzac, che in questo libro si diverte a spiazzare e provocare il lettore - che non potrà non restare stupito - con la sua ironia e le sue sagaci osservazioni sulla società. Un saggio deliziosamente pungente e mondano in cui la moda si fa pretesto per una critica sottile della società, che dalle etichette e dalle apparenze si lascia ancora oggi drasticamente influenzare.
Un libro che mancava davvero da molto e che è straordinariamente attuale. Splendida l'edizione e il formato e molto attenta e di gusto la cura dei contributi e della nuova edizione. L'ho letto e regalato con molto piacere, perché chiunque voglia avvicinarsa alal bellezza dovrebbero leggerlo. Trasversale e pungente
Anonimo - 03/07/2012 13:55