Recenzione al libro di Marisa Zaccheo TU SEI ME
Descrivere in un libro la propria esistenza nei passaggi importanti, gli episodi salienti, è facile. Ci si arma di un pc e si digita sulla tastiera. Oppure, come ha fatto lei, ci si affida ad una matita, alla vecchia maniera, per scrivere la bozza. ( io ho avuto il piacere di leggere il suo blocco notes scritto a mano ). Rappresentare con parole, decenni di vita, però ci fa correre il rischio di ottenere un volume di moltissime pagine, che può diventare caotico per il lettore, seguirne i collegamenti nell'evolversi dello stato d'animo. Quindi " difficile " da leggere. lo devi leggere a " rate " . Anche se ti avvince, riprendendo il libro in mano il giorno dopo, o molto più probabile, dopo qualche giorno, per gli impegni della quotidianità, possiamo non ricordarci un precedente passaggio e non comprendere perchè si è evoluto nella tale e precisa maniera, che stiamo leggendo. " Tu sei me " , invece si presta ad una lettura continuativa; mi ha avvinto, l'ho letteralmente divorato in una serata. Lo spessore di certi passaggi, l'emozione che trasmette con le sue parole mi ha impressionato. Emozioni ancora più profonde quelle che ho provato, perchè come dicevo prima, l' ho conosciuta personalmente. E in quella visita, lei che anche dipinge, ma non ha rigorosamente messo nel libro nessuna foto dei suoi quadri, mi ha mostrato le sue tele. Dipinti, appunto, che illustrano i sentimenti espressi sulla carta.
Personalmente, avendone i requisiti, ci si potrebbe anche trarne un film. Questa è la mia impressione. In fondo è la reale storia di una donna che vive, che riesce a sopravvivere, di fronte alla crudezza della vita.
Claudio Genovali
Anonimo - 08/08/2012 20:42