"11 marzo 2020. I titoli dei giornali di tutti i Paesi recitano all'unisono "Covid-19, ufficialmente una pandemia". È un cataclisma senza precedenti, il mondo sta cambiando davanti ai nostri occhi e nessuno di noi può farci niente. Tanto meno io. Sì, perché proprio quel giorno il mio piccolissimo e personalissimo mondo viene stravolto come mai avrei immaginato. È nel bel mezzo di quella catastrofe, infatti, che davo alla luce la mia prima figlia. A Miami. Lontana 8.334 chilometri dalla mia casa, dalla mia famiglia e dagli affetti più cari. Ho accanto solo mio marito e una manciata di dottori più spaventati di me. Ma come sono arrivata fin qui? È a questo che penso mentre scendo i trentatré piani di scale che dividono il mio appartamento dalla salvezza. È notte, l'allarme antincendio suona all'impazzata e io stringo tra le braccia la piccola Arya che ha solo pochi giorni di vita. La mia avventura come mamma è appena iniziata ed è già una disavventura. Una divertentissima, tenerissima disavventura: la migliore che mi potesse capitare".