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Un covo di vipere

Andrea Camilleri
pubblicato da Sellerio Editore Palermo

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"Sognando, Montalbano è entrato in un sogno dipinto da Rousseau il Doganiere. Si è ritrovato, insieme alla fidanzata Livia, nel respiro di luce e nella convivenza innocente di un'edenica foresta. Gli intrusi riconoscono il luogo solo grazie a un cartello inciso a fuoco. Sono nudi. Ma portano addosso l'ipocrisia di foglie di fico posticce, fatte di plastica. L'armonia dell'eden, la sua mancanza di volgarità e violenza, è una finzione pittorica. Non appartiene a nessun luogo reale. E neppure ai sogni. Ciononostante, anche nella cieca e brutale realtà può sopravvivere la delicatezza del canto discreto e cortese di un uccello del paradiso saltato giù dai rami dipinti o sognati. Montalbano viene svegliato dal fischiettare di un garbato vagabondo che intona II cielo in una stanza, con "alberi infiniti", imponendosi sul fracasso di un temporale. La filologia congetturale del commissario deve applicarsi al fondo torbido e malsano di esistenze nascoste e incarognite dal malamore, dagli abusi e dalle sopraffazioni, dalla crudeltà e dalla sordidezza, dalle ritorsioni e dai ricatti, dalla gelosia e dal rancore: non meno che dall'interesse. Il ragioniere Cosimo Barletta, sciupafemmine compulsivo e strozzino, è stato trovato morto: ucciso con modalità che a prima vista appaiono inesplicabili, e addirittura insensate. Montalbano indaga sui segreti impenetrabili di una famiglia e sui misteri di una comunità. Sui rapporti di sangue e quelli di affinità." (Salvatore Silvano Nigro)

La nostra recensione

Questa volta Montalbano fa una gran fatica a impegnarsi a fondo per arrestare chi ha ucciso il ragionier Cosimo Barletta. Non perché sia venuto meno al suo dovere, ma perché i suoi principi fanno a pugni con il profilo ‘disumano’ che del morto emerge durante l’inchiesta. In ordine sparso le attività a cui si dedicava quel sessantenne cinico e arrogante risultano essere: speculazioni edilizie, investimenti illeciti, prestito a strozzo e ricatti sessuali nei confronti di ragazze irretite, che fotografava di nascosto servendosi poi di quegli scatti per ottenere quel che voleva. Basta e avanza perché Montalbano provi disprezzo per quel personaggio spregevole, fino al punto che tanto disgusto lo porta a tralasciare aspetti ai quali altrimenti avrebbe subito prestato attenzione. Non aiuta nemmeno il fatto che Barletta sia stato ucciso “due volte”, prima con il veleno poi con un colpo di pistola alla nuca, che praticamente mezza Vigata lo volesse morto e che, quindi, il baratro di perversione che gli si apre dinnanzi mentre si avvicina alla soluzione lo faccia vacillare più dell’accettabile. Sì, perché l’indagine alla ricerca dei “due assassini”, una trama che il commissario tesse con l’aiuto prezioso di Fazio e di un insolitamente attivo a acuto Augello, porta a una verità amara, sepolta sotto il torbido strato di fatti che dal passato si depositano lentamente, protetta da un’omertà malsana e da un malinteso senso dell’onore e dell’amore. Covo di vipere è un ‘Montalbano’ dall’impianto consolidato, in cui tutti i personaggi di contorno - da Catarella a Livia, da Tommaseo al questore, da Adelina a Enzo - tornano a occupare il loro spazio definito contribuendo a caratterizzare la scena, così come del resto si aspettano i tanti affezionati lettori di Andrea Camilleri, e con un Montalbano particolarmente sensibile e inquieto che, tra le pieghe più umoristiche e lievi del racconto, non rinuncia alla sua personalissima visione della giustizia che già in passato aveva spinto Livia a dirgli: “Tu vuoi essere Dio”.
Antonio Strepparola

Dettagli down

Generi Gialli Noir e Avventura » Gialli, mistery e noir , Romanzi e Letterature » Gialli, mistery e noir

Editore Sellerio Editore Palermo

Collana La memoria

Formato Brossura

Pubblicato 30/05/2013

Pagine 261

Lingua Italiano

Isbn o codice id 9788838930539

Autore down

Andrea Camilleri Credits Gaspare Lo Presti

Andrea Camilleri

Andrea Camilleri è nato a Porto Empedocle (Agrigento) il 6 settembre 1925. Per tutta la sua vita, nonostante il suo grande attaccamento con la Sicilia, vivrà a Roma, dove muore il 17 luglio 2019.

Frequenta il liceo classico Empedocle di Agrigento senza conseguire la maturità poiché nel maggio del 1943 con lo sbarco in Sicilia delle forze alleate fu deciso di non svolgere gli esami e che sarebbe valso il solo scrutinio.

Il periodo della guerra è ricordato da Camilleri attraverso aneddoti che &



12 recensioni dei lettori  media voto 3  su  5
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Un covo di vipere gianmarco.valenti

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voto 3 su 5 Forse il piû bel libro con Montalbano
Un covo di vipere martha68

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voto 4 su 5 Letto quasi tutto di un fiato, ed essendo una appassionata di Camilleri e del suo personaggio Montalbano, mi è piaciuto scoprire mentre leggevo il "segreto" del libro molte pagine prima della fine. per una lettura accattivante come sempre per questo autore lo consiglio vivamente!
Un covo di vipere flavio01

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voto 4 su 5 Anche se sono di parte in quanto non mi sono perso un solo libro con il commissario Montalbano, Fazio, Mimi Augello e l'inimitabile Catarella , consiglio senza dubbio questo libro agli amanti di Camilleri. Leggendolo vi ritroverete ancora una volta in quella terra stupenda e martoriata che è la Sicilia, che però non potrete fare a meno di ammirare in tutte le sue contraddizioni.
Un covo di vipere titti_70

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voto 1 su 5 Da leggere tutto di un fiato, con quella tensione narrativa a cui Camilleri ci ha abituato. Coraggiosa la scelta del tema portante della vicenda, che conferma ancora una volta l'abilità dell'autore ad avvicinarsi a certe problematiche con una pacata leggerezza senza sminuirne la drammaticità.
Un covo di vipere rewind_

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voto 5 su 5 Camilleri non sbaglia un colpo.. L'ho letto in una domenica tutto d'un fiato... un intrigo familiare condito della simpatia di Catarella, del genio di Montalbano, del "Casanova" Mimì e del fido Fazio... Una bella donna che non poteva mancare e un finale, che sinceramente, non mi sarei mai aspettato!!!!
Un covo di vipere seraxt

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voto 5 su 5 Forse rispetto ad altre recensioni vado controcorrente ma per me Camilleri è sempre Camilleri ed io lo adoro! I romanzi di Montalbano ti immergono nella sua vigata, ormai il commissario è un amico, uno che conosci bene, i cui sai abitudini e intuisci i pensieri. La scrittura di Camilleri, qui come negli altri, risulta sempre piacevole, ironica divertente e scorrevole nonostante il dialetto!
Un covo di vipere giulianogalli

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voto 1 su 5 Imperdibile per gli amanti di Camilleri e di Montalbano
Un covo di vipere rinaudo

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voto 3 su 5 E' vero, la trama e' estremamente scontata, ma come sempre e' scritto veramente bene. E dopo gli ultimi 2 deludentissimi romanzi, finalmente si torna, almeno un po', a guardare in faccia Montalbano.
Un covo di vipere naiarapistolesi

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voto 4 su 5 devo dire che rispetto agli ultimi titoli usciti questo è molto più gradevole..in ogni caso non mi perderei mai un suo libro. Scrivere in dialetto in maniera così gradevole non è da tutti!
Un covo di vipere elisabetta2008

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voto 2 su 5 secondo me è uno dei Montalbano peggiori: il finale è scontato, lo si capisce da quasi subito.
Un covo di vipere giuseppe.arca

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voto 5 su 5 Ho cominciato a leggerlo ieri e non riesco a smettere. Un bella trama, nello stile inconfondibile a cui siamo abituati. Nonostante letà, Cammilleri è in ottima forma e ci ha azzeccato ancora. La storia promette!
Un covo di vipere rspalluto

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voto 3 su 5 Non può mancare nella libreria dei lettori di Montalbano!
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