Mi sono chiesto tante volte, finita la stesura dei testi di questa opera, se non si trattasse di un atto di superbia presentare le tante mie vicissitudini personali legate al mondo del calcio, dalla infanzia al giorno d'oggi, in un arco di 80 anni. Ma facendomi coraggio, e con un po' di orgoglio scavato dai pertugi più remoti della mia personalità, mi sono dato la risposta: "L'interesse del lettore non sarà rivolto alla mia persona, a quanto ho fatto, ma piuttosto a quanto mi è accaduto, più o meno importante secondo i punti di osservazione". Ho avuto la ventura di vivere in un periodo particolare, quando il regime fascista imponeva la disciplina anche ai giovani, quando la guerra ha determinato sacrifici immensi alla popolazione, quando i bombardamenti dal cielo rendevano precaria l'esistenza, quando le sorti della città, a conflitto terminato, erano rimaste pericolosamente in bilico. Le esperienze vissute sempre a contatto con il pallone, diventato un punto di riferimento della mia vita, sono ovviamente irripetibili. Averle proposte in questa sede è stato per me come ripercorrere la mia vita. Felice al presente, senza dimenticare il passato.