Una cattedrale rovesciata è una donna è un viaggio, come quello descritto da Costantino Kavafis nella sua celebre poesia Itaca, che Annalisa Pascai Saiu - artista interdisciplinare sarda, performer rituale, cantante e studiosa di esoterismo - ha vissuto negli ultimi anni e ha voluto narrare in questa sua mirabile raccolta di poesie. Un viaggio che ella ama definire "Odissea fatta di immobilità e assenza". Ci sono anime che nascono avvolte di luce come un manto ed anime che vengono dall'abisso e passano larga parte delle loro vite a risalire la china, cercando di trarre un respiro ad ogni traversata. Annalisa appartiene a quest'ultimo tipo di anime, simbolicamente orfica, carnalmente Venere; ammaliata dalla morte, si è dovuta sottrarre alla tirannia del suo fascino, per non restarne prigioniera come Orfeo. Questo suo viaggio è infine la ricerca ed il parziale risultato di un percorso di consapevolezza rispetto all'archetipo che incarna in questa esistenza, in quanto ritiene che non vi sia nulla di più fondamentale, nella intera esistenza, che divenire consapevoli dell'archetipo che incarniamo e che vive in noi.