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La storia di cinque ragazzi, un gruppo di amici alle prese con i piccoli guai della vita quotidiana, dimenticati per qualche ora al bancone del bar, in un sabato sera d'inverno. L'atmosfera del posto è calda e familiare, dall'odore dolciastro di liquore alla frutta. Le solite facce intente a giocare a carte e a bere birra. Gli sguardi vengono calamitati da ragazze in minigonna, in tiro per la serata.
Finalmente la decisione viene presa, si va a ballare. Hanno tutti grandi aspettative per la serata, si percepisce dall' aria che si respira in auto, diretta al "Mesopotamia", una delle loro discoteche preferite. Con lo stereo di sottofondo i discorsi sono semplici, su donne, lavoro e camicie fuori luogo. Uno dei cinque amici propone una scorciatoia che secondo il tale che gliela ha indicata, promette di risparmiare tempo e arrivare prima sulle piste da ballo.
La scelta di percorrere la strada sconosciuta li conduce verso una nuova dimensione dell'esistenza.
Si addentrano nella notte, tra intrecci di corpi sudati, che si muovono a ritmo di musica, e sale impregnate dall' odore di fumo e dei cocktail versati sul pavimento.
La musica, gli odori, la gola bruciata dall'aspro sapore del lime mischiato con alcol, le calze venti denari e gli sguardi ammiccanti, avvolgono viscidamente tutti i componenti del gruppo, annegandoli nei loro sogni.
L'uscita dal locale rappresenta una liberazione, una boccata di aria nuova che solo Johnny e Tigre aspirano voracemente, uscendo nella notte con due nuove conoscenze.
Il viaggio di ritorno verso casa si trasforma in un percorso chiarificatore, che segna la fine di un'epoca.
L'automobile illumina gli alberi di un bosco, il bosco delle loro paure. Persi su strade sconosciute, perseguitati dall'ansia crescente, trovano rifugio in una locanda, sbucata dal nulla, quasi ad accoglierli per salvarli da minacciose presenze. Scoprono un mondo ostile, pronto ad annientarli e a trattenerli in una vita senza ritorno.
L'unico aiuto su cui possono contare, per uscire indenni da una strada senza ritorno, è la forza generata dall' amicizia vera, che li porta verso una nuova luce.
Dopo, tutto sarà diverso.

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Una notte senza ore pietro.dicino

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voto 4 su 5 Nelle apparenti poche pagine (90) di questa opera prima del Pirraglia si nasconde un avvincente percorso di scoperta emozionale delle paure, i vizi e le avventatezze di 5 ragazzi che chiunque avrà incontrato al parco, per strada o a lavoro. Questi avventati giovani scoprono il bello e il tenebroso che può racchiudersi in un qualunque sabato sera. La grande capacità dello scrittore sta, quindi, nel prendere per mano il lettore e accompagnarlo, dapprima a passo lento, poi con ritmo da ghepardo, in un turbinio di situazioni, incontri e scelte che rivelano, nella loro apparente irrazionalità, l'essenza piena della vita, del fato e dei rapporti umani. Anche gli apparenti vezzi grammaticali rappresentano, nella loro precisa apposizione coerente con il gradi di intensità del racconto, il profondo turbamento che l'uomo vive nell'affrontare situazioni che sanciscono l'abbandono ineluttabile dell'adolescenza. Forte, intenso e spumeggiante.... da assaporare e gustare come un'ottima fiorentina....al sangue!

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