Nel mondo odierno, dove imperversa il caos e il vuoto esistenziale è ormai un male generalizzato, è ancora possibile ritrovare lo spirito perduto, andando a cercarlo in antichi testi gnostici. Questi, che rappresentano un corpus articolato e complesso di volumi filosofici, religiosi ed esoterici, raccontano una diversa genesi della realtà materiale e dell'uomo, grazie alla quale è possibile intraprendere una esplorazione e un'indagine nuove dell'animo umano.
Mario A. Fera, cresciuto in una famiglia di formazione medica, si interessa sin dall'infanzia alle scienze naturali e alla medicina, per poi appassionarsi alla filosofia e alla cultura antica durante l'adolescenza. Terminati gli studi classici, trova nella Psicologia il ponte tra la tradizione familiare e la vocazione personale. Durante gli anni universitari si dedica alla lettura di autori come S. Freud e C.G. Jung, del quale condivide le prospettive scientifiche. A quel punto viene introdotto anche allo studio della criminologia e delle scienze forensi. Concluso il periodo universitario, comincia la sua solitaria ricerca intellettuale, dedicandosi a varie discipline.