15 luglio 1997. Gianni Versace, stilista iconico degli anni Novanta, viene ucciso sulla soglia della sua meravigliosa villa, al 1116 di Ocean Drive, Miami. Sono le 8.45 del mattino e il suo compagno lo trova in una pozza di sangue, le chiavi da una parte, il giornale dall'altra. A sparare, come viene fuori dopo un'iniziale ipotesi di omicidio in odor di mafia, è stato Andrew Cunanan, party boy d'alto bordo della comunità gay, già responsabile della morte di altre quattro persone. Cunanan, ventotto anni, è bello, intelligente, con un QI decisamente al di sopra della media: cosa lo ha spinto a uccidere a bruciapelo proprio Versace? Questo, così come tanti altri interrogativi sulle incongruenze di questo assassinio, rimarrà un mistero. Dopo una frenetica caccia all'uomo, l'FBI rintraccia Cunanan: in una house-boat nei pressi di South Lake, morto, ucciso con la stessa arma con cui ha portato a termine i suoi omicidi. In questo libro, a venticinque anni di distanza dai fatti, Roberta Bruzzone ricostruisce le tappe fondamentali di una storia torbida e controversa, ipotizzando piste alternative e raccontando ai suoi lettori quella che si può definire a tutti gli effetti "un'indagine imperfetta".