Un gioco di sottili interventi su termini alti e bassi dell'umana esperienza vissuta in prima persona: ecco un chiaro carattere di questa raccolta poetica di Valerio Magrelli. "Verso a fronte" comprende alcuni testi in versi realizzati per la rivista «il Reportage», accompagnati dal commento dell'autore stesso. Emerge un vivo senso del paradosso, un gioco sottile dell'ironia, che si manifesta nella realtà in cui viviamo e nel nostro modo di intenderla. Ha una presenza attiva, magari arbitraria, anche la memoria, accolta non senza «tanta tenerezza retrospettiva», in riferimento al passato, visto come «un tempo senza il morso del presente». Magrelli porta in scena figure e situazioni diverse e spesso opposte: da una beffa tragica, allo sguardo sulla signora che fa le parole crociate, e quindi al pensiero sul curioso rapporto tra enigmistica e poesia, al senso mutato del viaggiare dopo la pandemia, ma anche al tormento delle rate da pagare con l'assillo che diviene esistenziale su scadenze e debiti, alla noia di fronte alla «burocrazia e i suoi derivati» e all'inesauribile «dibattito su quanto abbiamo perso e quanto guadagnato rispetto al passato».