Il volume si propone di illustrare il patrimonio artistico, archeologico, monumentale e ambientale seguendo come filo conduttore i percorsi stradali attraverso la storia, senza tralasciare i segni dell'attuale realtà, raccontando le trasformazioni più recenti che hanno spesso creato alterazioni territoriali. L'itinerario principale, partendo da Terracina, segue la moderna via Flacca che rimane legata, limitatamente ai pochi tratti conservati, al percorso della via antica, offrendo al contempo deviazioni che raggiungono siti e monumenti che completano in modo significativo la restituzione del territorio laziale attraversato. Il percorso si snoda tra contesti di grande interesse paesaggistico e ambientale, tra Sperlonga, il piccolo borgo che sorge su uno sperone di roccia dei Monti Aurunci, e Gaeta, città sorta alle pendici del Monte Orlando e ricca di testimonianze dall'età medievale fino al Regno delle Due Sicilie: come i complessi rustico-residenziali presso il Lago di S. Puoto e in località Vallaneto; la villa in località Prato e le ville in località Bazzano e Acque Salse; gli impianti di ville marittime che conservano ancora resti delle peschiere, come la villa in località Fontania e Villa Accetta in località Punta di Conca. Infine, sebbene inglobati in strutture moderne, affiancati da manufatti abusivi o in parte distrutti dalla selvaggia urbanizzazione lungo la costa a est di Gaeta, sono ancora riconoscibili resti di una villa marittima in località S. Vito, una grande residenza in località S. Maria di Conca e il grandioso complesso inglobato nella Villa Irlanda e nell'adiacente Villa Bianca. Su tutte ha grande rilevanza la villa imperiale di Tiberio con il Museo Archeologico Nazionale di Sperlonga, un complesso archeologico scoperto e valorizzato proprio con la costruzione della nuova direttrice Terracina-Gaeta. Seguendo il percorso antico della via Flacca, che non raggiungeva Gaeta, l'itinerario arriva in località Piana di Arzano, dove si trova il monastero cistercense di Santo Spirito inglobato all'interno di una ex-raffineria Eni, acquisito ora, a titolo gratuito, al patrimonio comunale.