Ricorre quest'anno il centenario della cosiddetta Conferenza di pace di Versailles, che ridisegnò Europa e Medio Oriente con la formazione di nuovi Stati nazionali ritagliati dai territori già appartenuti agli Imperi sconfitti, dando avvio a rivendicazioni, pulizie etniche e nuovi cruenti scontri. Osservando questi scenari è legittimo chiedersi se sia mai davvero finita la Grande Guerra, le cui conseguenze, dopo un ventennio di sommovimenti e dittature, hanno portato al secondo conflitto mondiale. Nel corso dei suoi viaggi sui vari fronti dove tra il 1914 e il 1918 si affrontarono gli eserciti rivali, e visitando un gran numero di cimiteri di guerra, musei e memoriali, sulle tracce di poeti e letterati che di quella carneficina furono vittime, l'autrice non dimentica che siamo tuttora in guerra, anche se i sanguinosi conflitti del XXI secolo si svolgono lontano dall'Europa, e sottolinea che nulla abbiamo imparato dalla grande tragedia di cui con parole retoriche si è celebrata la "fine" nel novembre dello scorso anno.