In viaggio con William Shakespeare: "Firenze, ninfa leggiadra che col seme delle sue infinite, seppure ancor distinti grazie, disponeva i miei occhi a una sorte di meraviglie! Le sentivo, e cadevo già vinto, come in una guerra d'amore, come alle braccia dell'amata, che sorride e ti cinge. E tra tutto quanto mi adulava, appena volgendo il viso, le pupille hanno incontrato ciò per cui tanto avevo navigato..." .