Se la "Disobbedienza civile" segnava, secondo le parole di Thoreau, la liquidazione di ogni Stato per via di una rivoluzione pacifica, se ce n'è una possibile, "Vita senza principi", presentato per la prima volta al pubblico italiano, riprende e approfondisce i motivi dell'individualismo e della liberazione dai vincoli del legame sociale. Come per "Walden" vale qui l'invito al lettore: "Stia attento a scoprirvi e perseguirvi il suo senso, che può essere solo privato". Ogni autentica riforma è infatti interiore e individuale: al tempo stesso riformare il sé significa dedicare la vita a un principio, lo sviluppo della deità che è in ciascuno.