Michele Nuzzo indica, sin dal titolo di questa raccolta, un indirizzo di lettura che appare quanto mai rivelatore e storicamente valido: Voglia di vivere. È difatti la vita, in tutte le sue sfaccettature, ad essere al centro della silloge, quasi una rilettura dell'essere e dell'esserci, una escavazione personale che diventa collettiva e che, al contempo, rivela l'enigma di fronte al quale l'uomo, quotidianamente, si trova.