Nonostante la drammaticità del Grande Conflitto che sconvolse l'Italia, nel 1916 Antonio Zanussi azzardò l'apertura di una attività propria per la costruzione di stufe a legna. Dopo i primi successi, alla morte di Antonio l'azienda passò nelle mani dei figli Guido e Lino. Quest'ultimo, dotato di spiccate capacità imprenditoriali, riuscì a far crescere la piccola azienda del padre sino a farle raggiungere le dimensioni fisiche ed economiche di una grande industria. L'espansione della Zanussi fu il risultato pratico di quell'idea di sviluppo e innovazione che Lino aveva in mente. Ciò fu reso possibile anche grazie alla scelta di avvalersi di un proprio scalo ferroviario, quale mezzo imprescindibile per l'espansione aziendale e la diffusione dei prodotti Zanussi. Dopo la morte di Lino e l'avvicendarsi di numerosi amministratori e presidenti alla guida di una Rex in netta crisi, l'arrivo salvifico della Electrolux ha decretato una nuova "primavera" per la Zanussi, fatta salva una costante: l'uso del trasporto ferroviario che ancor'oggi, 52 anni dopo il primo treno, resta testimone vivo e vitale di un fenomeno economico e sociale dell'ultimo secolo.