Una vena ilare e tragicomica attraversa le novelle che compongono questo libro di Acheng: esse raccontano in modo rapido e incisivo le storie di piccole e umili esistenze marchiate dal sistema, dai tempi di Mao ai nostri giorni. Acheng fissa la sua lente su esseri semplici e qualunque, ne coglie i tic e le manie, fruga nella loro vita quotidiana, entra nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle sezioni di partito. Le loro trasgressioni, minime o grandiose che siano, assomigliano alle stramberie dei pazzi: spesso sono semplici «atti mancati», lapsus, sintomi, stranezze e fissazioni di poveri diavoli che esprimono così il malessere che li opprime.