Umberto Ripamonti, erede quarantenne di un impero industriale ormai in disfacimento, non riesce ad affrancarsi dalle tutele di una madre tanto frivola quanto autoritaria. All'acquiescenza degli anni verdi e all'istinto di ribellione che l'ha portato a compiere un atto riprovevole, subentra la volontà di allontanarsi dalla quotidianità per dimostrare a se stesso e agli altri di "valere qualcosa". Un viaggio iniziatico gli suggerisce l'idea per rilanciarsi come uomo e come imprenditore, ma una volta rientrato in Italia si renderà conto che l'appoggio della madre e del potente compagno di lei risulta indispensabile per spiccare il volo verso una vita nuova. Le insidie aumenteranno di pari passo all'affermarsi della sua nuova attività, esponendo Umberto a un'inattesa, disastrosa, trappola. Brizzi mette in scena una storia ambientata ai giorni nostri, con una trama affondata nell'atmosfera d'una provincia italiana impastata di curiosità, invidie e desideri.