In una sera di inizio gennaio, passando dal suo ufficio di Scotland Yard prima di rincasare, l'ispettore capo Debenham trova una lettera ad attenderlo. Nella busta, imbucata quel pomeriggio nel quartiere londinese di Hammersmith, c'è un messaggio anonimo: "Stanno assassinando un uomo al 60 di Caithness Road". Quando l'ispettore Bull viene mandato sul posto, è già troppo tardi: un giovane di trent'anni è appena morto. Il decesso, in realtà, sembra causato dal tetano, dunque come si spiega l'avvertimento? C'è una possibile connessione tra il fatto e il furto della borsa di un medico, contenente veleno e una coltura di germi letali, avvenuto davanti all'ufficio di una delle due sorelle del giovane? Inoltre il padre era morto solo due mesi prima, investito mentre attraversava Trafalgar Square. Un'altra coincidenza? Il tenace e metodico Bull decide che vale la pena di approfondire. E non si sbaglia, perché a Hammersmith i delitti sono appena cominciati. Scritto nel 1930 e finora inedito in Italia, il romanzo è unanimemente considerato il capolavoro di David Frome. Qui compare per la prima volta il suo personaggio più noto, colui che diventerà, secondo il grande critico Howard Haycraft, "uno dei più deliziosi, pur essendo talora esasperante, investigatori dilettanti dell'età d'oro del giallo".