Un buon cadavere dev'essere tenero come un buon filetto. Ne è davvero convinto il dottor Thomas Silkstone, ma non perché sia un cannibale. Per un anatomista come lui, sezionare cadaveri è un mestiere e anche una vocazione. E nell'Inghilterra di fine Settecento, quando le celle frigorifere devono ancora essere inventate, non è roba per deboli di stomaco, in perenne lotta con mosche e vermi. Ma quando la sorella di un conte, morto tra orribili spasmi e fiotti di sangue, gli chiede aiuto per scoprire se si è trattato di un delitto, il dottor Silkstone non immagina che questo incarico lo trasformerà in qualcos'altro. Non più un semplice patologo, ma un pioniere della criminologia, costretto a ricorrere a tutta la sua scienza per fare luce su una catena di omicidi.
All'interno, il racconto "L'onda del castello" di Maurizio Gilardi.