Questo libro ripercorre fatti, eventi della storia collettiva degli italiani ed è nel contempo l'"amarcord" di un ragazzo che nei mitici anni Sessanta lascia il luogo in cui si era svolta tutta la sua vita, Castiglione dei Pepoli, nell'appennino tosco-emiliano, per continuare gli studi a Bologna. Il libro ci restituisce una visione quasi fiabesca - come proveniente da mondi lontani - delle vicende storiche di quegli anni, quando i media e la televisione non ci portavano ancora ogni giorno in casa immagini universali; quando si viveva il quotidiano in una comunità ancora racchiusa in se stessa, nella sua ingenuità provinciale. Il protagonista compie nel suo racconto un percorso ben più lungo e significativo di quello geografico che porta da Castiglione dei Pepoli a Bologna, proiettando la sua storia personale nel più ampio orizzonte della sua città, del suo paese e del mondo.