Una storia dell'attore di teatro, prevalentemente nell'ambito della cultura occidentale. Una storia in cui si trovano, nella loro esemplarità, i grandi protagonisti - da Tespi a Molière, da Eleonora Duse a Dario Fo -, ma che vuole essere più una storia del ruolo dell'attore nella società e nei meccanismi dello spettacolo delle diverse epoche e culture, una storia delle poetiche d'attore, degli stili recitativi, delle estetiche, delle tecniche. Con un'impostazione didattica ma rigorosa, in grado di dar conto più delle "ragioni" che delle storie personali, più delle estetiche e del contesto sociale che dei singoli fenomeni. Il volume è diviso in due parti, un profilo storico che disegna le forme della recitazione dall'attore greco a quello contemporaneo, e una seconda parte, in cui si tracciano le linee di alcuni percorsi trasversali, di alcuni nodi che attraversano tutta la storia dell'attore.