"Era l'estate 1991: facevo l'usciere, o meglio il buttafuori, al Nightingales, un noto pub nel West End di Londra. La serata era trascorsa abbastanza tranquilla. Non vedevo l'ora di portare allo Stringfellows, un altro locale, una ragazza che si era fermata a chiacchierare con me. Ecco un lato positivo del lavoro di buttafuori: la continua presenza di donne". Comincia così l'autobiografica della conversione di John Pridmore, ex criminale londinese divenuto evangelizzatore. Aveva dieci anni quando i suoi genitori si separano, sconvolgendo la sua vita. Da quel giorno, inconsciamente, decide di non amare più nessuno. Comincia a taccheggiare, a rubare, a rapinare. Finisce prima in un riformatorio, poi in prigione. Quando esce, le cose vanno di male in peggio. Fa il buttafuori nei pub di Londra e l'addetto alla sicurezza ai concerti di musica pop. Entra nel mondo della droga. Con i soldi guadagnati si permette una vita dispendiosa e disordinata. Un giorno, per poco non uccide un uomo che lo aveva offeso durante una rissa. Tornato a casa, capisce che la vendetta non gli ha procurato la soddisfazione che aveva a lungo cercato, anzi... Sperimenta il fallimento totale e un pesante senso di responsabilità per il dolore provocato con le sue scelte. A 27 anni John si converte e si trasforma in un evangelizzatore e testimone di un'esperienza di liberazione. Oggi John Pridmore viene chiamato a dare la testimonianza in tante scuole e centri di ritiro della Gran Bretagna, dell'Irlanda e di tanti altri Paesi del mondo. La narrazione in prima persona offre spessore e concretezza, mentre lo stile giornalistico conferisce al racconto un ritmo incalzante. Un produttore cinematografico di Hollywood sta trasformando questo libro in un film. Già tradotto in diverse lingue, esce in Italia per la prima volta.