La tradizione del Volto Santo ebbe origine nell'VIII secolo, ma è soprattutto intorno ai secoli XI-XII che la sacra immagine spinse molti pellegrini a considerare Lucca come una tappa specifica del loro viaggio. Nella stessa epoca, il culto per tale simulacro raggiunse tale notorietà che perfino il re d'Inghilterra, Guglielmo II (1056-1100) era solito giurare per Sanctum Vultum de Luca. La viabilità dei pellegrini dunque include Lucca come punto di passaggio prima ripartire verso Roma o Gerusalemme. Per questo si sviluppa sul territorio una rete di hospitalia pauperum et peregrinorum o domus hospitales pauperum, che accolgono i viandanti. E lungo le vie sorgono chiese e istituzioni che ancora oggi sono ben identificabili; tra queste San Pellegrino dell'Alpe e Santa Croce a Castelnuovo di Garfagnana. Questo saggio ricostruisce la viabilità medievale, riportando a memoria gli antichi hospitali e disegnando una mappa oggi utile per i pellegrini contemporanei. Dal Passo di Tea fino a Lucca lungo la Valle del Serchio, attraverso borghi e ponti a schiena d'asino, tra sentieri e mulattiere secolari.