La tesi dell'eterno conflitto tra scienza e religione ha contribuito a offuscare un'affinità tra questi due mondi: entrambi sono interessati alle questioni ultime riguardanti la natura umana, il problema del male, il senso della vita e altre ancora. È questo il tema del presente saggio, basato su un'analisi di testi di comunicazione pubblica della scienza scritti da eminenti genetisti e neuroscienziati. Il volume offre una panoramica delle questioni ultime più affrontate dagli scienziati, come il male associato alla malattia genetica, o l'esistenza di Dio connessa ai meccanismi neurali. I risultati dell'indagine mostrano che parte degli scienziati adotta una "visione estesa" sulle questioni ultime, conciliando la prospettiva scientifica con una sensibilità spirituale o religiosa che assume spesso forme originali. Si apre così una serie di interrogativi sui rapporti tra scienza, religione e spiritualità e sul ruolo che queste sfere rivestono nella società contemporanea.