La decrescita prosperosa dell'edificio affronta, alla luce dei grandi cambiamenti connessi alla recente crisi economica, al mercato globale ed alla questione ambientale, in una situazione oggettivamente segnata dall'incertezza, i nuovi scenari che hanno stimolato gli architetti verso una nuova 'riflessività' che, coinvolgendo la cultura del progetto anche sul piano sociale ed economico, ha portato ad utilizzare materiali e sistemi costruttivi a basso costo in modo creativo e originale, determinando la possibilità di concepire nuove soluzioni attraverso l'ideazione di dettagli costruttivi più economici e l'utilizzazione di materiali insoliti e di componenti edilizi di nuova generazione, rivedendo anche in chiave critica i prodotti già presenti sul mercato ed i possibilimetodi di assemblaggio. Nell'impiego di materiali e tecniche tesi ad ottimizzare il rapporto costi-benefici vengono ricercate nuove espressività linguistiche associate ad una sincerità costruttiva concepita attraverso atteggiamenti compositivi informali che aspirando all'anonimato tendono a trasformare l'edificio in una costruzione 'semplice', non puntando alla spettacolarizzazione ma delineando rinnovate forme di relazione con i contesti urbani. Una serie di riflessioni sulle trasformazioni economiche della produzione e del mercato, sull'approccio costruttivo low cost, sull'evoluzione dei sistemi di connessione e delle strategie di manutenzione, sul riciclo e reimpiego dei materiali e dei componenti, sui nuovi caratteri della materialità e della produzione, che complessivamente definiscono una rinnovata dimensione operativa in cui l'episodio costruttivo conduce a configurare una originale immagine comunicativa dell'architettura. Nei rapporti fra culture materiali locali, l'economia e la cultura dominante del cosiddetto 'Villaggio Globale' sono in atto continui processi di trasferimento ed ibridazione. Forme di contaminazione che riguardano costumi, prodotti, metodi di lavoro, tecnologie. La collana 'Studi & Ricerche' pubblica indagini su questi complessi processi, per scoprire di volta in volta come vengono gestiti oggi gli interventi sulle città e sui territori, con quali capacità le tecnologie sono impiegate nei processi di trasformazione dell'ambiente costruito e con quale capacità di revisione vengono controllati i flussi di prodotti materiali e immateriali che attraversano in modo sempre più veloce lo spazio in cui l'uomo vive nel sud e nel nord del mondo. Tutto ciò sia attraverso la rilettura di esperienze della tradizione e della storia sia attraverso lo studio di proposte e sperimentazioni proiettate verso nuovi scenari.