Attraverso l'ampio e circostanziato uso di fonti, ricercate su molteplici versanti, che spaziano dalla storia architettonica e sociale della città di Vicenza, alla storia di Giovanni Maria Bertòlo - fondatore della Biblioteca Bertoliana - e della sua famiglia, alle "storie" sui Nani, siano esse legate a costumi demo-etno-antropologici, come pure alla tradizione leggendaria e fiabistica, Annacaterina Barocco Cantarella intende ricostruire le complesse linee, spesso tentacolari nella contaminazione di contraddittorie prospettive di indagine, quando non discontinue per le lacerazioni del tempo, di una tradizione che costantemente ha attraversato le generazioni, fedelmente riproponendo inquietanti domande e profonde riflessioni sui suoi simulacri teratologici.