Sotto la guida del sociologo Marcel Mauss e dell'antropologo Paul Rivet matura in Francia, tra le due guerre mondiali, una straordinaria leva di etnologi. Fanno parte di una generazione che vive intensamente un tempo caratterizzato, sul piano culturale, dalla sensibilità verso il primitivismo, il jazz, il surrealismo, la psicanalisi, la letteratura come luogo della soggettività. Un tempo scandito dall'avvento del fascismo e del nazismo, la nascita del Fronte popolare, la guerra di Spagna, la seconda guerra mondiale, l'Occupazione e il regime di Vichy, la Resistenza, il tramonto dell'impero coloniale. Il volume ricostruisce i percorsi di alcuni di questi ricercatori (Metraux, Griaule, Leiris, Lifchitz, Paulme, Soustelle, Tillion, Rivière), animati da passione per la loro disciplina, impegnati in missioni sul terreno che li trasformano profondamente, protagonisti in prima persona degli eventi storici che li coinvolgono.