In questo ampio saggio, S. Frederick Starr racconta la storia affascinante e in gran parte sconosciuta dell'illuminismo medievale nella Grande Asia centrale, una vasta area che oggi si estende dal Kazakistan all'Afghanistan e dalla parte più orientale dell'Iran fino allo Xinjiang, in Cina. Qui, in città dall'architettura meravigliosa e dalle sorprendenti soluzioni urbanistiche, vissero grandissimi poeti, filosofi, scienziati e intellettuali appartenenti a popolazioni persiane e turche e dediti ai più svariati campi del sapere. Fu infatti nell'Asia centrale che tra il 750 e il 1150 si diede un nome all'algebra, si calcolò il diametro della Terra con una precisione senza precedenti, si scrissero alcune delle più belle poesie del mondo e libri che avrebbero contribuito a definire la medicina europea. Raramente nella storia vi fu una simile concentrazione spaziale e temporale di saperi. Non c'è da stupirsi che ciò poté influenzare in modo decisivo la cultura europea dai tempi di Tommaso d'Aquino fino alla Rivoluzione scientifica, ed esercitare un medesimo, profondo impatto in India e in gran parte del mondo asiatico. Questo affresco culturale e intellettuale dell'Asia centrale ricostruisce magistralmente la nascita, lo sviluppo e il declino di un'epoca irripetibile nella storia stessa dell'umanità.