La storiografia giuridica in Italia non si è mai fatta carico di un progetto di ricerca sistematico sull'incesto nei secoli dell'antico regime. In questo volume si propone una prima riflessione sul tema, focalizzando lo sguardo in particolare sul coito nefario e sul reato in riferimento alla pena di morte. Lo studio delle fonti normative e dottrinali mostra un orientamento prevalente di lungo periodo per la linea del rigore e quindi il cambiamento, repentino e radicale, della disciplina penale dell'istituto al tramonto del XVIII secolo; l'articolata proposta interpretativa sulle ragioni della discontinuità è l'esito di un'indagine ad ampio raggio che tiene conto dell'alto e del basso, delle tendenze culturali e del sentire comune, dell'azione del giudice e delle notizie straordinarie che missionari ed esploratori portavano in Europa dal Nuovo Mondo.