Il 1968 è ancora oggi ricordato come l’anno della contestazione, di una nuova presa di coscienza, della lotta per i diritti civili, delle manifestazioni di lavoratori e studenti, in tutto il mondo. Un anno che ha cambiato la storia e il modo di pensare. Ma anche un anno in cui sono usciti libri davvero memorabili: in alcuni di essi soffia la nuova aria che si respirava in quei mesi; altri sembrano, almeno a prima vista, privi di riferimenti al fervore di quel periodo (ma l’apparenza di superficie spesso inganna). Ecco quindi la lista di quelli che secondo noi sono stati i migliori 10 libri pubblicati nel 1968 e le nostre proposte per ricordare i cinquant’anni dal 1968. Buona lettura.
Libri
Allegorie minacciose, spunti surreali, invenzioni fantastiche. Ma anche dati che sembrano tratti dalla cronaca. Poche volte, nella letteratura italiana, uno scrittore ha esplorato così a fondo il mistero che circonda l'uomo. Il racconto è per Buzzati un momento di indagine profonda ed emozionante in un'atmosfera magica. Questa sua raccolta è ancora oggi un best seller. D’altronde, come dimenticare "Il colombre", "I sette messaggeri", "Il mantello" o "Sette piani"?
La boutique del mistero, di Dino Buzzati, 227 pagine.
Il 1968 è anche l'anno dell’esordio della grandissima Alice Munro, che debutta in libreria con questa sua prima raccolta di storie, subito elogiata dalla critica. Da allora, Alice non smetterà mai di aver successo. Proprio per il suo talento nel genere del racconto, quarantacinque anni dopo verrà incoronata con il Premio Nobel per la Letteratura.
Danza delle ombre felici, di Alice Munro, 248 pagine.
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Nel ’68 esce il più originale e antiretorico romanzo italiano sulla Resistenza. E anche il più bello e famoso, grazie alla continua invenzione linguistica. Fenoglio, scomparso prematuramente nel 1963, ci lascia un romanzo che rivela un significato umano ben al di là di quello storico e politico. Un libro che tutti dovrebbero possedere.
Beppe Fenoglio, Il partigiano Johnny, 530 pagine.
Uno dei libri più importanti e venduti fra quelli usciti nel 1968. Non narra di attualità ma di un periodo assai lontano, il Medio Evo. E di Pietro Angelerio del Morrone, l'eremita incoronato pontefice nel 1294 col nome di Celestino V. Sarà il papa del Gran Rifiuto, clamorosamente dimessosi perché persuaso dell'impossibilità di conciliare l'umiltà col potere. L'eccellente scrittura di Silone permise a questo romanzo di vincere il Premio Campiello 1968.
Ignazio Silone, L'avventura di un povero cristiano, 224 pagine.
Pubblicato nel 1968, Componibile 62 è il seguito di Rayuela, il romanzo della notorietà di Cortázar. Una storia caleidoscopica e multiforme, in cui l'azione può trascorrere simultaneamente a Parigi, Londra o Vienna. In Rayuela, l'indimenticabile Morelli – alter ego di Cortázar – immaginava un libro “componibile”, in cui il lettore diventasse parte attiva della storia portando la letteratura alle sue estreme conseguenze. Quel libro Cortazar lo ha poi scritto. Ed è questo.
Julio Cortázar, Componibile 62, 316 pagine.
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Sempre nel 1968, a diciassette anni da Memorie di Adriano, Marguerite Yourcenar sforna un altro capolavoro. Ambientato nel Cinquecento, questo romanzo segue Zenone da Bruges – filosofo, alchimista, forse eretico – nei suoi viaggi attraverso l’Europa e il vicino Oriente. Tra le pagine si assiepa una folla di comparse, mercanti, banchieri, ecclesiastici, uomini e donne di ogni livello e condizione. E nella magica scrittura di Marguerite, il Rinascimento ci appare in un aspetto del tutto nuovo.
L'opera al nero, di Marguerite Yourcenar, 304 pagine.
Nel 1968 (anno olimpico) la celebre serie a fumetti ideata dal disegnatore Albert Uderzo e dallo sceneggiatore Renè Goscinny giunge a una delle sue produzioni migliori. Siamo sempre nel I secolo a. C.: Asterix, Obelix, Panoramix e soci si intrufolano nella squadra romana per partecipare ai giochi ad Olimpia. L’albo, pieno di trovate spassose, riesce a fare satira sulla storia antica ma anche sull’attualità (in particolare sullo sport, sul tifo e… sul turismo in Grecia).
Asterix alle Olimpiadi, di René Goscinny e Albert Uderzo, illustrato, 48 pagine.
Nel 1968 Elsa Morante, oramai entrata di diritto nel pantheon dei grandi autori italiani, dà alle stampe questo famoso libro rivolto all'unico pubblico che le sembra capace di ascoltare la parola dei poeti: i fanciulli. Perché, come dice lei, "sono rimasti, forse, i soli a credere che il mondo è proprio come appare." Pagine insolite e indimenticabili, fatte di poesia, canti e visioni. Secondo Goffredo Fofi, “il documento poetico più alto del ‘68.”
Il mondo salvato dai ragazzini, di Elsa Morante, 243 pagine.
Il geniale e raffinato Yukio Mishima è probabilmente l’autore giapponese più tradotto al mondo (anche se negli ultimi tempi lo tallona un certo Murakami). Nel 1968 Mishima pubblica uno dei suoi romanzi più belli, Neve di primavera, popolato da personaggi straordinari come il troppo sensibile Kiyoaki, il ben più razionale Honda, l'enigmatica e splendida Satoko. Honda torna, con altre età, in tre successivi romanzi di Mishima, che compongo con questo la famosa tetralogia del Mare della fertilità.
Neve di primavera, di Yukio Mishima, 320 pagine.
Nella sua torrenziale produzione letteraria, il 1968 è per Simenon l'anno di diversi libri, fra cui questo. Nell’ufficio del commissario più amato della storia della letteratura si rifà vivo un vecchio compagno di scuola. Uno che aveva sempre le tasche piene di soldi, ed era sempre così sicuro di sé, così loquace. Ma ora non ha più tanta voglia di scherzare. Anzi. Perché la donna che lo manteneva da anni è stata uccisa…
Georges Simenon, L'amico d'infanzia di Maigret, 163 pagine.
Teresa Manes
GEOLIER
Valérie Perrin
Aldo Cazzullo
Ciro Cacciola, Maria ...
Fabio Volo
Stefania S.
Donato Carrisi
Gianrico Carofiglio
Antonio Manzini
Han Kang
Sally Rooney
Alessia Gazzola
Alice Hemming
Gianluca Gotto