C'è un interrogativo fondamentale nelle scienze sociali, che ancora oggi è oggetto di un paradosso irrisolto: com'è possibile la società? Un interrogativo denso di contraddizioni logico-concettuali, perché se da un lato la società si presenta come unità, dall'altro le condizioni di possibilità di tale unità, come unitas multiplex, sono tutt'altro che evidenti. Nel tempo la teoria sociale si è affidata a risposte originate da due diverse prospettive, in reciproca e irriducibile tensione: l'individualismo e il collettivismo metodologico. Nell'approccio individualista il soggetto è causa prima della società, nell'approccio collettivista la coscienza è socialmente determinata. Nessuna di queste due soluzioni è però finora stata in grado di fornire una risposta soddisfacente al paradosso dell'ordine sociale. In questo libro, gli autori propongono un originale percorso di analisi che, attraverso un minuzioso e sistematico esercizio di confronto critico, teorico e metodologico tra diversi modelli riconducibili alle principali famiglie di teorie sociali, approda a una soluzione teorica innovativa. Una prospettiva che, traendo ispirazione dalla teoria dei sistemi, è in grado di sottrarsi ai limiti di una scienza sociale ancora troppo ricca di presupposti metafisici.