Perché la pubblicità fa ricorso a contenuti di carattere religioso per promuovere prodotti che con la religione hanno poco o nulla a che fare? Da quando ciò accade? Affrontare questi interrogativi conduce a riflettere su un importante mutamento che riguarda beni simbolici, di tipo religioso ed economico, e discorsi pubblici che hanno acquistato una rilevanza in larghi strati della società. La ricerca condotta coglie fenomenologie in pieno sviluppo. L'analisi empirica riguarda un ampio campione di pubblicità che copre cinquant'anni di storia sociale italiana, individua i simboli religiosi più usati, gli scopi pubblicitari cui tali simboli rispondono, i cambiamenti registrati nel tempo. L'interpretazione mette in luce le convergenze e le tensioni tra senso e consenso, marcando lo spostamento dei simboli religiosi al di fuori dei confini del loro campo.