Il mito polare è un'opera che non solo affronta per la prima volta il tema dell'origine polare dell'umanità, ma fornisce anche un'immensa quantità di materiale di riferimento e soprattutto "di prima mano". Dall'età dell'oro greco-latina in Occidente e dai centri esoterici di Agartha e Shamballah in Oriente, alle teorie più che singolari che circolavano nel Terzo Reich e alla mitologia della sopravvivenza di Hitler; dagli Iperborei e dalle ipotesi di spostamento dell'asse terrestre sino alle teorie di Tila, Guénon ed Evola. Godwin racconta la storia del mito polare senza farsi condizionare dallo scientismo e senza pregiudizi, confrontando dati scientifici con elementi esoterici nel tentativo di trarre una sintesi, accostando senza timori documenti di cultura "alta", siano essi scientifici o esoterici, con documenti di cultura "bassa", come romanzi popolari, film, leggende metropolitane e testi propagandistici.