Questa è la storia di un ritorno. Di un ragazzo e del suo vagare, proteso in avanti, simile a un naufrago sperduto tra grida di abbandono e le oscene risate della notte, in cerca di una soluzione che possa riappacificare la continua mutevolezza di un `io' ripiegato su se stesso con la sua originaria condizione di luogo dell'incontro con `l'altro'. Camminando, nell'amicizia e nell'accettazione del dono. Questa è la storia di chi ritorna.