Il conflitto di classe, le chances di vita e la giustizia sociale sono gli elementi essenziali delle idee politiche di Ralf Dahrendorf. Un pensiero con una storia propria, all'interno del "grande movimento dei fatti" e della "corrente degli spiriti" della storia generale. Negli anni Cinquanta e Sessanta, Dahrendorf è riuscito a incrinare il dominio delle teorie basate unilateralmente sul principio dell'integrazione, facendo del conflitto e della coercizione i fattori decisivi del mutamento sociale. Contro le aporie del liberalismo conservatore, Dahrendorf ha mostrato sia le trasformazioni della modernità politica sia la necessità di rifondare su nuove basi le condizioni di libertà. Il suo pensiero si è mostrato sempre intollerante verso la presenza nella società civile della diseguaglianza sistematica (Systematic inequality), pretendendo l'estensione della partecipazione al processo politico, economico e sociale all'altro terzo della collettività: il sottoproletariato, i disoccupati di lungo periodo, i working poor delle grandi aree urbane.