Claudia ha ventidue anni, la testa fra le nuvole, una famiglia numerosa, amici strampalati. Il palazzo in cui vive alla periferia di Milano è un manicomio, tra la sciura impicciona nascosta dietro lo spioncino, l'Uomo-lupo che ulula quando c'è luna piena, il ribelle e annoiato Stefano, il poeta Federico che aspetta le rondini al davanzale. Come se non bastasse, da un giorno all'altro suo fratello Gianluca scompare alla notizia dell'inattesa gravidanza della compagna. Claudia si ritrova perciò a dover cedere il suo letto alla cognata e curare i rapporti diplomatici tra i futuri genitori. Questo ruolo la porta a un incontro inaspettato: Sacha, il migliore amico di Gianluca, distrugge tutte le rigide e timorose convinzioni della ragazza sull'amore. Ma non c'è tempo per farsi troppe domande, arte in cui Claudia è maestra: il suo punto di riferimento di sempre, Federico, si ammala gravemente, sgretolando certezze e costruendo responsabilità. Ce n'è abbastanza per ritrovarsi adulti, o quasi, senza nemmeno capire come ci si è arrivati.