Uomo dispotico e gaudente, rozzo e smodato negli appetiti, inarrivabile nelle ambizioni come nelle bassezze: questo è il ritratto convenzionale che abbiamo di Enrico VIII. Ma chi fu veramente questo sovrano che fu sul trono d'Inghilterra e d'Irlanda dal 1509 al 1547? A gettare luce su questo gigante della storia, questo re che ebbe sei mogli, delle quali due mandò a morte e tre ripudiò, che promosse lo scisma anglicano e si proclamò capo della Chiesa inglese, che fece giustiziare senza esitazioni Tommaso Moro, giunge ora questo romanzo imponente: dilagante autobiografia immaginaria, sì, ma saldamente documentata contrappuntata dalle annotazioni del buffone di corte. Un poderoso romanzo storico, un'inarrestabile epopea, un magistrale «romanzo dal vero» sul più famoso monarca d'Inghilterra e sulla vita di corte del XVI secolo.