È il 24 ottobre del 1976 e sul circuito giapponese alle pendici del monte Fuji la pioggia scende incessante dal mattino. In quest'ultima gara della stagione si deciderà il campionato di Formula 1. A contendersi il titolo, l'austriaco campione del mondo in carica Niki Lauda, che qualche mese prima al Nurburgring è stato vittima di un incidente terribile, uscendone vivo per miracolo, e l'inglese James Hunt, talento purissimo e spirito ribelle. I due piloti sono divisi da soli tre punti e uniti da una singolare amicizia. In un tempo e in uno spazio sospesi, nell'attesa di conoscere se la gara si correrà o meno a causa del maltempo, si muovono tutti i grandi protagonisti dell'automobilismo di quegli anni: non solo piloti, come Lauda, Hunt, Emerson Fittipaldi, Clay Regazzoni, ma anche tecnici, meccanici e uomini di scuderia, come Mauro Forghieri, Alastair Caldwell, Daniele Audetto e Bernie Ecclestone. Diego Alverà, in questa storia vera più appassionante e tesa di un romanzo d'invenzione, racconta il variopinto mondo che anima il Circus: una piccola folla di anime in movimento con i loro desideri e destini, passioni, ideali e interessi che si intrecciano, si incontrano e si allontanano. E sopra tutto questo, l'intenso, contraddittorio ed esclusivo rapporto tra Enzo Ferrari, che supervisiona ogni cosa e segue ogni corsa da Maranello, e il suo pilota Niki Lauda. Fuji 1976: una gara che segna il destino di un mondiale, ma anche l'inizio di cambiamenti epocali per la Ferrari e per tutta la Formula 1.