Muovendosi tra etnografia e biografia, il libro ripercorre la storia della famiglia Railaf Zuñiga dalla terra d'origine nel sud del Cile fino ai luoghi dell'esilio nel nord dell'Olanda. Le narrazioni dei membri della famiglia si intrecciano con gli eventi della Storia e il più ampio contesto politico e sociale, dal golpe del generale Pinochet nel 1973 fino all'attuale movimento mapuche. L'alternanza di queste voci restituisce una molteplicità di prospettive che passa attraverso le generazioni, soffermandosi in particolare sulle rotture profonde prodotte dalla violenza del golpe e dell'esilio forzato, ma anche sulle strategie di resistenza e le modalità di ricostruzione di se stessi e del proprio quotidiano. Centrale l'esperienza della seconda generazione, che apre alla riflessione fondamentale su memoria e oblio.