La prima biografia intellettuale di Ambrogio Valsecchi - sacerdote (dal 1953 al 1974), teologo, uomo di fede - condotta sulle sue opere a stampa e su documentazione finora inedita reperita in archivi ecclesiastici privati, che delinea la sua teologia "discordante", caratterizzata per le sue aperture dottrinali e pastorali negli anni della Humanæ vitæ e, al contempo, per la censura ricevuta da parte del magistero. Il volume offre uno sguardo inedito sul percorso di uno fra i più rilevanti teologi moralisti degli anni Sessanta e Settanta in Italia, eppure pressoché sconosciuto a causa della damnatio memoriæ calata su di lui in seguito ai pronunciamenti dottrinali contro le sue opere e per la sua scelta di scomparire dalla scena pubblica e ritornare allo stato laicale, lasciando l'insegnamento e il lavoro in fabbrica per assumere il ruolo di psicoterapeuta. Una ricostruzione originale di una vicenda esemplare per la conoscenza dei rapporti fra gerarchia ecclesiastica e teologi negli anni a cavallo del Concilio.