Per ottantaquattro giorni non è riuscito a pescare nulla: eppure, il vecchio Santiago raccoglie le forze e riprende il mare per una nuova battuta di pesca che ha il sapore di un'iniziazione. Nella disperata caccia a un enorme marlin, che per due giorni e due notti trascina la sua barca nell'oceano; nella lotta quasi a mani nude contro gli squali che un pezzo alla volta gli strappano la preda, lasciandogli solo il simbolo della vittoria e della maledizione finalmente sconfitta, Santiago stabilisce, forse per la prima volta, una vera fratellanza con le forze incontenibili della natura. E, soprattutto, trova dentro di sé il segno e la presenza del proprio coraggio, la giustificazione di una vita intera. Il capolavoro di Hemingway è qui presentato in una nuova traduzione, che fa emergere tutta la ricchezza del suo linguaggio, ed è affiancato dal racconto inedito "La ricerca come felicità", e da scritti giornalistici e fotografie relativi al mondo della pesca, che dell'universo hemingwayano è un ingrediente fondamentale.
Hemingway non ha bisogno di giri di parole inutili per entrare nel cuore del lettore.
Anzi, è proprio grazie al suo stile asciutto che riesce ad impossessarsi della mente di chi lo legge e trattenersela a lungo. Non fatevi ingannare dalle poche pagine del racconto e andate oltre una semplice lettura superficiale. Ne Il vecchio e il mare il tema predominante è il forte rapporto che esiste tra la natura e l'uomo.
Santiago, in piena solitudine in mezzo al mare, lo sente con ogni creatura con cui entra in contatto. Persino la sua preda non è più tale ma diventa una sorta di amico con cui entrare in confidenza. Tutto ciò che succede a Santiago è come se succedesse a noi; la sua lotta contro il pescespada è la nostra lotta contro le forze della natura e il fato. Possiamo solo uscirne vinti. Soltanto i ricordi e le emozioni ci fanno sopravvivere a questo mondo.
libreria bellinzago - 30/11/2024 21:31