Il mostro di Firenze non è un uomo che uccide per motivi passionali, non è un assassino a pagamento e non è un killer di mafia o un terrorista. E' un serial killer che ha operato seguendo percorsi psicologici e psicopatologici complessi e difficili da decifrare. Questo intenso lavoro dell'avvocato e criminologa Chiara Penna studia i delitti del Mostro di Firenze analizzando i fatti emettendo in risalto la totale assenza di riscontri oggettivi ai risultati dell'attività d'indagine svolta. Allo scopo di fornire una trattazione completa, si analizzano la struttura e gli elementi caratterizzanti le condotte criminose del killer e le dinamiche degli eventi, soffermandosi sia sulla tipologia delle vittime che sulla scena dei delitti.
Compito del profiler è quello di trovare tale significato. Compito degli inquirenti sarebbe stato quello di creare e trovare una verità opponibile a tutti e in grado di sopportare la verifica processuale attraverso le evidenze probatorie che andavano via via sommandosi e sviluppandosi. Ma questo non è mai avvenuto. Ed è proprio da qui che prende corpo la novità proposta da Chiara Penna rispetto a un argomento che è stato ampiamente trattato sulla carta stampata e in tv: l'abilità di narratrice si coniuga perfettamente con l'esperienza e l'acume dell'avvocato penalista. Attraverso una meticolosa analisi degli aspetti processuali della vicenda, una nuova e più profonda verità emerge dalle pagine di questo libro.